martedì 5 giugno 2007

Tradizione manoscritta e criteri di edizione dei Fabliaux di Jean de Condé


I fabliaux sono traditi in tre copie manoscritte:

- N = Casanatense : risalente al XIV secolo ed acquistato nel corso del 700 dalla biblioteca.

Il codice comprende tre fabliaux: Il racconto della coperta

Il racconto della novizia

Le braghe del prete

Il manoscritto è probabilmente opera di diversi copisti, dato il riscontrato cambio di mano in corso di copiatura. La grafia adottata è la bastarda minuscola e la lingua del copista è il Piccardo.

Il manoscritto esempla anche 21 componimenti a firma di Jean de Condè, 1 di altro autore e 15 anonimi, probabilmente attribuibili al Condé.

- R = Parigi, biblioteca nazionale : manoscritto copiato in più riprese e da diversi antigrafi tra la

fine del XII secolo e l’inizio del XIV. Esempla il solo “ chierico”, e 41 componimenti ad

opera di Jean de Condé. La lingua del copista è il Piccardo ( copista indicato solitamente con

la lettera E )

- W = Parigi, arsenale : manoscritto risalente alla metà del XIV secolo. Esempla tre Fabliaux di

Condè : Il racconto del sentiero battuto (in codex unicum )

Il chierico

La lingua è francianizzata ad opera del copista. E dei tre codici appare quello meno filologicamente corretto. Il manoscritto riporta anche 50 componimenti, di cui alcuni assenti in N.

Comparazione:

Dallo studio comparato dei tre codici risulta evidente lo stretto legame di parentela tra i manoscritti parigini. Questi presentano numerosi componimenti in comune e, fatta eccezione per rari casi, disposti nel medesimo ordine. Alcuni dei componimenti presenti in R non sono traditi in W, mentre in W sono presenti due componimenti assenti in R. La teoria secondo la quale R non sia altro che una copia di W francianizzata, risulta in effetti non attendibile.

N risulta in una posizione di preminenza nei confronti degli altri due codici.

Uno studio comparato del “ dit del la peolote”, dimostra:

- un congruo numero di varianti comuni tra W e R

- numero di poco inferiore di varianti comuni tra W e N

- solo 5 varianti comuni tra R e N (il che indica la probabile esistenza di un antigrafo di R )

L’indagine comparativa non vale anche per i Fabliaux, in quanto traditi in codici unici ( fatta eccezione che per il racconto del chierico ).

Edizione

L’autore ha scelto per l’edizione del Racconto del sentiero battuto, di conservare la fedeltà all’originale pervenuto in W. Gli emendamenti non sono dunque di carattere linguistico, bensì riguardano errori certamente di copiatura o meccanici.

Nell’edizione del Chierico si è scelto invece di seguire i medesimi criteri, ma riportando la lezione di W, considerata più prossima alla scelta dell’autore. Peraltro le varianti presenti in W e R, risultano per lo più di carattere fonetico o grafico.

Precedenti edizioni a stampa di opere di Jean de Condé

- La prima edizione che riporti un opera di Jean de Condé risale al 1759. Pubblicata a Parigi ad opera di Etienne Barbazanne. Il volume comprendeva antichi testi in francese, tra i quali figura il racconto della via battuta di tale Jean de Condè, poeta vissuto nel XIII secolo. Il lavoro di Barbazanne risulta meticoloso ma non scientifico. Infatti l’editore rimane fedele alla tradizione solo nei punti in cui lingua francese e volgare francese coincidevano. Per il resto Barbazanne si preoccupa di adeguare lingua e grafia a quella francese del 700.

- Seconda edizione è quella di Meon, del 1808, in cui viene riproposta la pubblicazione del Racconto del sentiero battuto e per la prima volta del racconto del chierico che fu trovato dietro la credenza ( trascritto da W ).

Per ciò che riguarda i criteri di edizione, questi sono del tutto simili a quelli non scientifici di Baebazanne.

- Al 1860 risale l’edizione di Tobler, prima edizione critica delle opere di Jean de Condé. Le opere sono state trascritte direttamente da N. Emendamenti riguardano solo errori ritenuti meccanici o di copiatura. Il testo è comunque accompagnato da un esauriente apparato critico. Unica critica all’edizione Tobler: numerosi errori di trascrizione.

- Edizione Scheler 1867 ed edizione Montaiglion (di poco successiva), utilizzano non i manoscritti ma le edizioni precedenti!!! Riuniscono tutti i Fabliaux di Jean de Condè.

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